Disobedience Archive

(the zoetrope)

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Cinéastes pour les sans-papiers

Nous, sans papiers de France…, 1997

3’, 16mm Color/sound

N°14

Il 23 agosto 1996 l’evacuazione forzata di immigrati senza documenti dalla chiesa di Saint-Bernard a Parigi è diventata un evento significativo per la politica francese. Oltre 200 persone, tra cui 10 in sciopero della fame da 50 giorni, furono allontanate da un migliaio di agenti di polizia. La promulgazione della legge Pasqua-Debré del 1993 mirava a rafforzare il controllo dell’immigrazione e a combattere quella clandestina, ma paradossalmente ha creato più immigrati irregolari. Criteri più severi per i permessi di soggiorno hanno reso più difficile per gli immigrati legalizzare il proprio status, portando a un aumento della popolazione senza documenti, sans-papier.

Nel febbraio 1997, 59 registi hanno lanciato un appello alla disobbedienza civile contro la legge Debré, raccogliendo un ampio consenso. Madjiguène Cissé, in Nous, sans-papiers de France…, dà voce alle lotte dei migranti senza documenti: lavoro, residenza, regolarizzazione da un lato, sanzioni, paura, arbitrarietà, umiliazione, detenzione ed espulsione dall’altro. Integrazione nella società francese, con il pagamento di tasse, affitti e contributi sociali quando sono in grado di lavorare; condizioni di lavoro precarie, mancanza di diritti a causa del loro status di clandestini.

Il film chiede il sostegno della popolazione francese nella salvaguardia della libertà dei sans-papiers e per perorare la loro regolarizzazione, ponendo fine ai trattamenti illegittimi da parte delle autorità, dei datori di lavoro e dei padroni di casa, sottolineando che non si tratta di migranti clandestini ma di individui che lottano per la visibilità e l’inclusione.

Madjiguène Cissé (Dakar, Senegal, 1951) si trasferisce a Parigi per gli studi di una delle figlie. Pur avendo un permesso di soggiorno legale, nel 1996 aderisce al movimento dei sans-papiers, di cui diventa una delle portavoce. Nel 2000 torna a Dakar e partecipa alla fondazione della Rete delle donne per lo sviluppo sostenibile in Africa (Refdaf), di cui diventa direttrice. Il Collectif des Cinéastes pour les sans-papiers è composto da registi che si sono uniti per difendere i diritti e la dignità dei migranti senza documenti in Francia. Il collettivo mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle lotte affrontate dai migranti senza documenti, sostenendo la necessità del riconoscimento dei loro diritti e della regolarizzazione del loro status attraverso varie azioni, appelli alla disobbedienza civile e dichiarazioni pubbliche. Tra i film del collettivo ricordiamo On bosse ici! On vit ici! On reste ici! (2010) e Les 18 du 57, Boulevard de Strasbourg (2014).

On August 23, 1996, the forced evacuation of undocumented immigrants from the Saint-Bernard church in Paris became a significant event in French politics. Over 200 individuals, including 10 on a hunger strike for 50 days, were removed by a thousand police officers. The enactment of the 1993 Pasqua-Debré law aimed to tighten immigration control and combat illegal immigration but paradoxically created more undocumented migrants. Stricter criteria for residence permits made it harder for immigrants to legalize their status, leading to an increase in the undocumented population.
In February 1997, 59 filmmakers called for civil disobedience against the Debré law, garnering widespread support. Madjiguène Cissé, in Nous, sans-papiers de France, articulates the struggles of undocumented migrants: work, residence, regularisation on the one hand, sanctions, fear, arbitrariness, humiliation, detention, and expulsion on the other. Integration into French society, with payment of taxes, rents, and social contributions when they are able to work; precarious working conditions, lack of rights due to their illegal status.

The film calls for the support of the French population in safeguarding the freedom of sans-papiers and to advocate for their regularisation, putting an end to illegitimate treatment by authorities, employers, and landlords, emphasising that they are not illegal migrants but individuals fighting for visibility and inclusion.

Madjiguène Cissé (Dakar, Senegal, 1951) went to Paris for the studies of one of her daughters. Despite having a legal residence permit, in 1996 she joined the sans-papiers movement, of which she became one of the spokeswomen. In 2000, she returned to Dakar and participated in the foundation of the Women's Network for Sustainable Development in Africa (Refdaf), of which she became director. The Collectif des Cinéastes pour les Sans-papiers consists of filmmakers who have come together to advocate for the rights and dignity of undocumented migrants in France. The collective aims to raise awareness of the struggles faced by undocumented migrants, advocating for the recognition of their rights and regularization of their status through various actions, calls for civil disobedience, and public statements. The collective’s films include On bosse ici! On vit ici! On reste ici! (2010) and Les 18 du 57, Boulevard de Strasbourg (2014).